2019년 성탄절 합창소리 - 善은 平和의 어머니며, 眞理는 正義의 아버지다. 더우기 자유가 없고 신앙이 없는 곳에는 진실과 정의가 있을 수 없다.
- Bonum mater pacis est veritasque pater justitiae ! Nulla justitia nec aliqua veritas possunt esse non sunt in quo libertas et fides ! -
- Bonum mater pacis est veritasque pater justitiae ! Nulla justitia nec aliqua veritas possunt esse non sunt in quo libertas et fides ! -
Bonum et Pax(선과 평화), ♩♬♪
Verum et Justum(진리와 정의), ♩♬♪
자유와 진실(Freedom & Truth)은 성탄절의 멜로디 !
♩♬♪ / ♩♬♪ / ♩♬♪
善은 平和의 어머니며, 평화는 선량한 사람의 딸과 같다. ♩♬♪
그래서 착한 사람들에게는 기쁨을 주는 귀여운 딸과 같은 평화가 있다.
眞理는 正義의 아버지며, 정의는 진리의 정직한 맏아들이다. ♩♬♪
그래서 진리가 없는 곳에는 용감한 아들같은 정의가 있을 수 없으며,
또한 自由가 없는 곳에는 眞實도 있을 수가 없으니,
거짓과 허위조작의 무법천지일 뿐이다.
淸貧(Poverty)은 겸손한 사람들의 재산이오 영광의 면류관이다.
주막거리 마구간 말구유에 성탄하시는 아기 예수님의 첫 울음소리는
오늘도 지금도 은은히 울려퍼지는 성탄절에 가장 먼저 찾아온
천사들과 목동들같은 천상천하 하객들의 황홀한 합창곡이로다 ! ♩♬♪ !
[성탄절의 합창 소리] - Bonum et Pax(선과 평화), Verum et Justum(진리와 정의),
자유와 진실(Freedom and Truth), Poverty & humility(가난과 겸손) -
<핵폭탄과 대륙간 탄도 미사일의 으르렁거리는 소리에 천지가 진동할듯 하늘이 무너질듯 하다. 그래도 노동의 댓가 만큼만 살지 않고 분에 넘치는 오락과 유흥과 사치와 향락에 도취하여, 고속도로마저 좁다고 주차장화 하려는 태평성대 같은 성탄절이 되진 말아야 할텐데 !
공짜 풍요도 고마운 줄 모른 체 투덜대는 [해방의 자유 민주 기차]에 무임 승차한 승객들에게 고함소리 지르며, 돈 자루 어깨에 메고 동분서주하는 추념 거두는 발자국 소리 요란한 강산에도, 주막거리 주막집 주차장 마구간 말구유 위에 비추는 별빛은 모른체 하고, 성탄절을 제일 먼저 반기는 호텔 유리창과 백화점 현관 앞엔 어김없이 금년에도 제일 먼저 찾아온 아기 예수 성탄절에,,,,
천상천하 하객들의 합창 소리는 ♩♬♪ 들리지 않는지, 아직도 못들은체 하는, 온 사회가 모두 다 자유불감증 중증환자 마을 주막거리 마구간 말구유가 우리를 기다리고 있음을 까맣게 잊었는지,,!♬♪
개 제 버릇 남 주는 법이 없다더니, 이웃나라 뻔돌이들의 언어도단 같은 육두문자 헛소리와, 주머니 벌리며 채워 달라는 욕심꾸러기 부자 나라들의 옴살도 모른체 하며, 성탄절 저 노래를 어떻게 우리들만이 부르며 지내랴 ♩♬♪?! 북녘 땅과 요동의 동쪽 이른 바, 요즈음 부자인체 하며, 돈주머니만 만지작거리는 대국들과, 바다 건너에서 어려서부터 만지작 거리며 놀던 칼 자루를 아직도 놓지 못하고 잊지 못하는듯 바이킹 후예같은 강한 나라들이 발광하는 광난의 바다 건너에도, 2019년 아기 예수 성탄절의 천상천하 하객들 합창소리가 울리고, 들리기를 기도하며, 묵상하고, 말구유의 의미와 가치와 교훈을 되새겨본다. 광견한테 물렸다고 해서, 개한테 물린 사람이 돌아서서 보복하려고 그 개를 물어뜯을 수가 있으랴 ?!
[말구유가 없는 아기 예수님의 탄생]은 ♩♬♪
<십자가도 없는 그리스도의 죽음]과 같도다 !> ♩♬♪
*건곤암쌍체 (乾坤暗雙涕)-하늘과 땅도 한쌍 되어, 남몰래 속으로 함께 애통한 눈물흘린다오 !-
<1785년 을사년 늦 봄,이벽 성조의 운명 소식에, 조선의 상감마마와 뭇 선비들과 백성들이 모두 함께 상하가 다 함께 한쌍이 되어, 속으로 남모르게 애통하며 울었다> 는 '楚亭 朴齊家 作 李德操 檗 哀悼詩 末尾' Msgr. Byon 역술 - 주님께서 십자가 상에서 운명하실 때 천지가 진동하였어도, 하늘과 땅의 침묵 속에서 인류구원 사업을 마치듯, 베들레헴 주막집 마구간 말구유 위에 천주성자 강생하시는 인류구원의 역사가 천사들과 목동들의 합창소리로 고요히 화답하듯!!!
양평본당 곡수리 공소 곡수성당 성탄 말구유(2018.01.04)
2019년 곡수성당 세례성사와 성탄미사, 연말 연시 미사, 시간 안내.
2019년
세례성사: 12월 22일 주일, 오전 10시 주일 미사 중 강론 후 거행.
미사 후 11시 30분 영세자(병사들) 축하식.
성탄미사: 12월 24일 (화), 저녁 8시 성탄 밤 미사. 미사 후 간소한 성탄경축 다과.
12월 25일 (수), 오전 10시 성탄 낮 미사.
연말 미사:12월 31일 (화), 저녁 8시, 연말 감사 미사, 성체강복, 간소한 송년 다과회.
<사진화보>- 2019년 성탄절 곡수리성당, 군복무중 병사들의 감격적인
입교 세례식과 축하식- (2019.12.22. 대림 제4주일) -
2019년 성탄절 곡수리성당, 병사들의 세례식과 축하다과(2019.12.22.주일)(세례식 후, 점심 식사로는 어묵탕(오뎅)과 곡수리 햅쌀밥, 찰영양떡, 바나나, 귤).입교 영세에까지 이르도록 병사들을 위하여 지난 3년간이나 물심양명으로 병사들의 어머니처럼 보이지 않은 뒤에서 기도하며 협력해준 교우들.
2019년 성탄절 곡수리성당, 병사들의 세례식과 축하다과(2019.12.22.주일)(세례식 후, 점심 식사로는 어묵탕(오뎅)과 곡수리 햅쌀밥, 찰영양떡, 바나나, 귤, 등.)매 주일 미사 제1독서를 봉독하는 부대장님 !
2020년
새해 미사: 1월 1일 (수), 오전 10시, 새 해첫 미사, 성체강복, 새해 인사.
평일 미사: 오전 8시 30분, 주일미사 ; 오전 10시, 매월 첫 주일에만 오후 2시.
-곡수리 성당 변기영 몬시뇰 알림-
*************
이 시대 성탄절에도 들려오는 비명의 한맺힌 서글픈 음악에도
세계의 우리 모두는 귀를 막지 말아야 하지 않는가?
원주민들을 총칼의 무력으로 피바다를 이루며
그들이 살던 마을, 그들의 땅과 그들의 집에서 내쫓아,
강제로 떠나게 하는 것은 이 시대 우리 모두가 자행하는
불의(不義)며, 또한 지중해에서 유랑하는 저들이 밀항 중에
지중해 바다를 건너가지 못하고 파도 속에 익사하는 것을
방관만 하고, 더우기 방치하려는 것은 더욱 큰 불의(不義)가 아닌가?!
-사실 얼마나 많은 수십명씩, 때로는 수백명씩이 넘는 이슬람 난민들이 지중해를 밀항으로 건너오다가 집단 익사하여, 때로는 익사한 어린이들의 시신이 여기 저기 그리스 앞바다 해안에서까지 발견되었었고, 로마와 이태리 여러 도시의 장의사에서는 갑자기 주문이 쇄도하는 장례용 관이 모자라고 있다는 현실을 교황님 친히 방송에서 공개적으로 말씀하신 적이 있었다
-저들의 종교가 이슬람이든, 가톨릭이든, 프로테스탄트든, 비참한 죽음 앞에서 우리는 무엇을 어떻게 해야 할 것인가 ? 내 나라다, 네 나라다, 하는 국경 탓만 하며 핑게대지 말고, 난민들을 받으라는 교황님의 호소에, 주로 이탈리아에서만 힘에 겨워할 수 밖에 없던 북아프리카 난민 수용을, 독일에서도 즉시 난민 1만명을, 프랑스는 2만명을, 영국에서도 1만(?)명을 벨지움, 등에서도, 또, 비좁은 교황청 몇몇 기숙사 숙소에서도 받기 시작하였다- Msgr. Byon 역술-
-교황님 말씀,2019/12/19, 로마, 바티칸의 목소리- Msgr. Byon 역술 소개-
Vatican Radio/English for Africa programme (24/12/2019 01:30) / Programs Podcast / 05:00 / English for Africa programme
양평본당 곡수리 공소 곡수성당 성탄 말구유(2018.01.04)
**************************
Betlemme reliquie della mangiatoia
I messaggi di Natale delle Chiese di Gerusalemme
e di Pizzaballa
La nascita di Gesù trasforma ogni male in pienezza di vita. E’ il cuore dei messaggi, in occasione del Natale, dei patriarchi e i capi delle Chiese di Gerusalemme. Essere cristiani significa donare la vita: è quanto evidenzia monsignor Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Di fronte alle molteplici forme di peccato “che rendono schiava la nostra umanità” - tra queste la guerra e l’ingiustizia, l’allontanamento e l’oppressione, la distruzione e il consumo eccessivo -, i patriarchi e i capi delle Chiese di Gerusalemme, nel loro messaggio di Natale ricordano che “la celebrazione della nascita di Cristo è un costante richiamo alla redenzione che Dio ci ha concesso trasformando ogni forma di male e di peccato in pienezza e interezza di vita”.
La nascita di Gesù, speranza e vita
“Gesù Cristo ha preso la forma umana per portare la salvezza e la redenzione al mondo intero – si legge nel testo –. L’opera salvifica di Gesù è stata quella di trasformare il mondo intero nella verità della sua salvezza”. I patriarchi e i capi delle Chiese di Gerusalemme sottolineano poi che “come persona umana, Gesù ha sperimentato la nostra umanità in modo che potessimo essere trasformati a sua immagine e somiglianza” aggiungendo che “Gesù stesso ha sperimentato la mancanza di una casa, essendo un rifugiato. Ha anche affrontato minacce e, in ultima istanza, la morte”. Ma la sua nascita ha portato speranza e vita.
Preghiera di giustizia
La preghiera espressa nel messaggio è che il “Santo periodo del Natale porti giustizia a tutti gli uomini”. Nell’offrire inoltre il loro sostegno e le loro preghiere “per la presenza cristiana in Medio Oriente”, i tredici patriarchi e capi delle Chiese di Gerusalemme firmatari del messaggio auspicano infine che questo Natale porti a tutte le nazioni notizie gioiose di pace, giustizia e riconciliazione” e che il Principe della Pace possa “trasformare il male e il peccato nel nostro mondo in luce e in pienezza di vita”.
Fare i conti con la fragilità
Al Patriarcato latino di Gerusalemme ha rivolto il suo messaggio anche l’amministratore apostolico, monsignor Pierbattista Pizzaballa, che considerando la realtà contemporanea osserva che “i tempi di Gesù non erano migliori dei nostri. C’era l’occupazione romana, c’era Erode, c’erano i vari centri di potere… in fondo l’uomo non sembra cambiato molto da allora”. Oggi, considera monsignor Pizzaballa, “dobbiamo fare i conti con la fragilità della vita politica, percepita sempre più lontana dalla vita reale della popolazione e apparentemente non in grado di affrontare in maniera sistematica gli enormi problemi sociali ed economici della nostra regione”; è “difficile, in questo contesto, vedere come sia possibile dare anche minime prospettive di respiro alla questione israelo-palestinese, che appesantisce la vita di gran parte della nostra comunità”.
Cambiare il cuore dell’uomo
L’amministratore apostolico del Patriarcato latino osserva che tante sono le proposte di soluzione, ma mai realizzate. E seppure il numero sempre più crescente dei pellegrini in Terra Santa alimenti l’economia, in gran parte del territorio della diocesi il lavoro resta il problema principale. “Assistiamo, inoltre, all’inasprirsi delle condizioni di vita di tanti lavoratori stranieri e immigrati – evidenzia monsignor Pizzaballa –. L’idea di emigrare diventa una tentazione, un pensiero persistente in tanti di noi (…) Tutto, insomma, sembra dirci che parlare di speranza sia semplice retorica, un estraniarsi dalla realtà vera della nostra terra”. Di fronte a tutto ciò “guai a rassegnarsi!”, afferma monsignor Pizzaballa. “La nascita di Gesù non ha cancellato nessuno dei drammi politici, sociali ed economici del suo tempo. Gesù non è venuto a rivoluzionare le strutture sociali del suo tempo, non ha voluto conquistare il potere, ma il cuore dell’uomo – precisa –. È così che ha cambiato il mondo”.
Donare la vita
Monsignor Pizzaballa conclude il suo messaggio rivolgendosi a quanti “con amore, nel silenzio e senza clamore, ancora oggi donano la loro vita e il loro cuore gratuitamente”: ai genitori che, nonostante le tante difficoltà, hanno avuto il coraggio di guardare al futuro e dare una speranza ai loro figli; a coloro che si spendono negli ospedali, nelle case per anziani, nelle case di accoglienza dei disabili; ai giovani che non rinunciano a sognare un futuro migliore; a quanti lavorano per la giustizia e la dignità di tutti; ai sacerdoti, religiosi e religiose. “A quanti, insomma, hanno capito che essere cristiani significa donare la vita, amare gratuitamente, senza attendere nulla per sé, perché hanno già tutto” rimarca l’amministratore apostolico del patriarcato latino di Gerusalemme. “Sono loro la speranza della nostra Chiesa. In loro, qui, si celebra ancora il Natale vero”.