Il Papa annuncia un concistoro per 13 nuovi cardinali-
VATICAN NEWS
Tredici nuovi cardinali per la Chiesa, nove di loro con meno di ottant’anni e dunque con il diritto a partecipare a un futuro conclave, ai quali si aggiungono quattro ultraottantenni. È l’annuncio, come sempre a sorpresa, che Papa Francesco ha fatto al termine dell’Angelus di domenica 25 ottobre, comunicando ai fedeli in Piazza San Pietro e a quanti erano collegati in tutto il mondo la creazione dei nuovi porporati.
Due dei nuovi cardinali appartengono alla Curia Romana: sono il Segretario del Sinodo dei Vescovi, il maltese Mario Grech, e l’italiano Marcello Semeraro, già vescovo di Albano e nuovo Prefetto della Congregazione per le cause dei santi. A loro il Papa ha unito sei pastori di Chiese nel mondo: l’arcivescovo di Kigali, in Ruanda, Antoine Kambanda; l’arcivescovo di Washington, negli Stati Uniti, Wilton Gregory; l’arcivescovo di Capiz, nelle Filippine, Jose Fuerte Advincula; l’arcivescovo di Santiago del Cile, il cappuccino Celestino Aós Braco; il vicario apostolico del Brunei, Cornelius Sim; l’arcivescovo di Siena, Italia, Augusto Paolo Lojudice. Con loro il Papa ha anche nominato l’attuale Custode del Sacro Convento di Assisi, il francescano padre Mauro Gambetti.
Ai nove porporati con meno di ottant’anni, Papa Francesco ha unito anche quattro nuovi cardinali ultraottantenni. Sono Felipe Arizmendi Esquivel, vescovo emerito di San Cristóbal de Las Casas (Messico); il nunzio apostolico Silvano Tomasi, scalabriniano, già osservatore permanente alle Nazioni Unite di Ginevra, che collabora con il Dicastero per lo sviluppo umano integrale; padre Raniero Cantalamessa, cappuccino, predicatore della Casa Pontificia e il parroco del Divino Amore a Castel di Leva, don Enrico Feroci.
I cardinali vestono il colore della porpora che sta a indicare la disponibilità al sacrificio “usque ad sanguinis effusionem”, fino allo spargimento del sangue, al servizio del Successore di Pietro, e anche se risiedono nelle regioni più remote del mondo diventano titolari di una parrocchia della Città Eterna perché incardinati nella Chiesa di cui il Papa è Vescovo.
Pope announces a consistory for the creation of 13 new cardinals
By Vatican News
The Church will have thirteen new Cardinals. Nine of them are younger than 80 and therefore, have the right to participate in a future conclave. Four others are older than 80 years of age. Pope Francis’s announcement came as a surprise, after the recitation of the Angelus of Sunday, 25 October. He communicated the news regarding the creation of the new cardinals to the faithful present in St Peter’s Square as well as to those connected throughout the world.
Two of the new Cardinals work in the Roman Curia: the Secretary General of the Synod of Bishops, Maltese Mario Grech and the Italian Marcello Semeraro, former Bishop of Albano and the new Prefect for the Congregation of the Causes of Saints.
Six other pastors in the Church throughout the world are joining them: the Archbishop of Kigali, Rwanda, Antoine Kambanda; the Archbishop of Washington, United States, Wilton Gregory; the Archbishop of Capiz, in the Philippines, Jose Fuerte Advincula; the Archbishop of Santiago, Chile, Celestino Aós Braco; the Apostolic Vicar of Brunei, Cornelius Sim; the Archbishop of Siena, Italia, Augusto Paolo Lojudice.
In addition, the Pope has also appointed the current Guardian of the Franciscan Sacro Convento in Assisi, Mauro Gambetti.
To these Cardinals who are younger than 80 years of age, Pope Francis has also added four other Cardinals who are older than 80. They are: Felipe Arizmendi Esquivel, Archbishop Emeritus of San Cristóbal de Las Casas (Mexico); former Apostolic Nuncio Silvano Tomasi, former permanent observer at the United Nations in Geneva who then worked in the Dicastery for Promoting Integral Human Development; Capuchin Father Raniero Cantalamessa, preacher of the Papal Household; and the pastor of the Shrine of Divine Love, Father Enrico Feroci.
Cardinals wear the colour red which indicates their willingness to sacrifice themselves usque ad sanguinis effusionem, that is, to the point of sheding their own blood, in the service of the Successor of Peter, and even though they reside in the remostest regions of the world, they become the titular of a parish in the Eternal City so that they are incardinated in the Church of which the Pope is Bishop.